L’ottavo numero di MOVIEMENT è dedicato al cinema 3D Stereoscopico. Con
questo numero “Moviement” ha operato una scelta editoriale precisa,
quella di puntare più che su un autore o un genere cinematografico su
una modalità di rappresentazione che negli ultimi anni si è imposta in
maniera sempre più significativa nella produzione cinematografica: il
3D. Quando parliamo di 3D al cinema indichiamo il 3D Stereoscopico,
ovvero la riproduzione degli effetti tridimensionali della visione
binoculare attraverso la cinematografia. Il 3D in sé non è una novità
nell’ambito della evoluzione dell’apparato tecnologico ma è parte
intrinseca del DNA del cinema fin dalle sue origini. La contemporanea
configurazione produttiva e l’espansione spettacolativa del 3D
nell’industria cinematografica e su altre piattaforme e schermi è dovuta
all’incidenza della rivoluzione digitale e all’utilizzo più sofisticato
in senso narrativo del medium. Attraverso i saggi presenti in questo
“Speciale” si è cercato di fornire un quadro abbastanza esauriente sui
vari aspetti che investono la riflessione sul 3D, da quelli di natura
metodologica (Atkinson), storica (Antermite, Del Valle, Botelho,) o
estetica (Huhtamo, Menduni), passando attraverso la strutturazione
tecnologica (Neri, Piazza, Tornimbeni), l’uso del suono (Callarello), le
possibilità del 3D in campo autoriale (Catolfi, Menduni, Nencioni,
Thompson, Zazzara) e del cinema di animazione (Lanzo). A completare il
quadro le interviste a Lilliwood/Xilostudios, Zapruder e Joshua
Hollander, un Glossario a cura di Antonello Satta e la riproduzione di
un articolo “storico” sul 3D di Mario Verdone a cura di Eusebio
Ciccotti.
Collana: Moviement
Formato: 21 x 29,7
Pagine: 160
Prezzo: 15 euro
ISBN: 978-88-97670-05-6
Uscita: Ottobre 2012
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