LA VENDETTA DEGLI ANTI-EROI - Il cinema di Nicolas Winding Refn - a cura di Stefano Giorgi e Fabio Zanello [Edizioni il Foglio – pp. 150 € 14,00]
Nicolas Winding Refn (Copenaghen, 1970),
regista, sceneggiatore e produttore, ha esordito nella metà degli
anni novanta nel genere noir, per poi maturare nel corso dei decenni
successivi fra il vecchio e il nuovo continente revisioni postmoderne
e filologiche dei generi più disparati: dall'epica più plumbea al
poliziesco a sfondo sociale, dal filone carcerario allo spaccato
giovanile.Tutte opere che sono state divulgate in Italia da manifestazioni
cinematografiche come il Noir di Courmayeur e il Torinofilmfestival.
Proprio i suoi contributi alla palingenesi di un thriller e poliziesco
realistico e antropologico con qualche concessione all'iperrealismo
ma non al pulp nell'accezione più completa del termine, mediante
accorgimenti nell'uso del montaggio e della colonna sonora, lo hanno
imposto sulla scena internazionale come alfiere del cinema nordico
contro lo strapotere americano e francese nei generi succitati. Senza
però che ciò gli abbia impedito di interrogarsi sulle motivazioni
della violenza, sul ruolo dell'invidualismo in un microcosmo corrotto
e sull'ansia di redenzione di uomini, che pur operando nella malavita
e nell'illegalità, si trovano a combattere contro una crisi d'identità,
determinata da un fato inesorabile e beffardo, influenzata anche
dalla crisi degli affetti.
Tra i suoi titoli più noti figurano "Pusher"(1996), "Pusher
II"(2004), "Pusher III"(2005), "Bronson"(2008),
"Valhalla Rising"(2009) e "Drive" (2011) , gran
premio al festival di Cannes per la regia.
Il volume, oltre alla prefazione di Laurent Duroche, comprende i
saggi di Aurora Auteri, Alessandro Baratti, Luca Biscontini, Marco
Cacioppo, Giacomo Calzoni, Francesco Giani, Stefano Giorgi, Domenico
Monetti, Michele Raga, Gianluigi Perrone, Mariangela Sansone e Fabio
Zanello.
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